
Nel raffinato vocabolario tecnico del judo, poche tecniche racchiudono l’equilibrio tra delicatezza e incisività come Hiza-Guruma (膝車), letteralmente “ruota del ginocchio”. Il nome stesso — composto da hiza (膝, ginocchio) e guruma (車, ruota) — evoca l’immagine di un perno attorno al quale il corpo dell’avversario viene guidato, con naturalezza, a cadere. È un’immagine di precisione e armonia, ben lontana dall’idea di una forza bruta: una spirale di controllo che prende forma in una frazione di secondo.
Etimologia e pronuncia
Il termine Hiza-Guruma si pronuncia /hì-za gu-ru-ma/, con la “g” leggermente sonora. Il giapponese, lingua profondamente ritmica e contestuale, trasmette attraverso i suoi suoni l’essenza del movimento: hiza, con il suo accento delicato, richiama una parte del corpo sensibile e mobile; guruma, più deciso, suggerisce il dinamismo della rotazione. La composizione dei termini esprime, con sobrietà, l’intima connessione tra il punto di contatto (il ginocchio) e la dinamica del movimento (la ruota).
Classificazione tecnica: Ashi-waza del Go-Kyo
Hiza-Guruma appartiene al primo gruppo (Dai Ikkyo) del Go-Kyo no Waza, la storica classificazione delle tecniche di proiezione del Kōdōkan. È una tecnica di gamba (Ashi-waza), e come tale sfrutta l’azione degli arti inferiori per provocare lo squilibrio e accompagnare l’avversario al suolo. Tecnica dalla forte vocazione didattica, Hiza-Guruma allena il praticante a sentire il tempo, a ruotare con consapevolezza e ad ascoltare il peso dell’altro.
Esecuzione: Kuzushi, Tsukuri, Kake
L’esecuzione di questa tecnica si compone, come da tradizione, delle tre fasi essenziali del judo: Kuzushi (squilibrio), Tsukuri (preparazione) e Kake (esecuzione).
- Kuzushi (squilibrio)
Tori e Uke si trovano in guardia destra, con il piede sinistro avanzato. Tori crea lo squilibrio tirando con il braccio sinistro sulla manica di Uke, mentre spinge leggermente con il braccio destro sul bavero. Il movimento è obliquo, proiettato in avanti e verso sinistra, e serve a caricare il peso di Uke sulla gamba anteriore destra. - Tsukuri (preparazione)
Tori avanza il piede destro verso il piede sinistro di Uke, ruota sull’avampiede destro e porta il piede sinistro accanto al ginocchio destro di Uke, facendo aderire con delicatezza la pianta del piede. Il gesto deve essere preciso, senza rigidità, trasformando la gamba in una leva silenziosa. - Kake (esecuzione)
A questo punto, Tori intensifica lo squilibrio tracciando con le braccia un ampio arco circolare verso sinistra, mentre “blocca” il ginocchio di Uke con il piede sinistro, impedendone l’avanzamento. Il risultato è una rotazione elegante e inevitabile, in cui Uke cade come guidato dal proprio stesso slancio.
Caratteristiche fondamentali per l’efficacia
Perché Hiza-Guruma sia efficace, il gesto deve essere improntato a naturalezza e misura. Tra gli elementi chiave:
- Tempismo: l’attimo in cui Uke trasferisce il peso sulla gamba anteriore è decisivo.
- Sensibilità: occorre percepire il carico corporeo dell’altro, più che contrastarlo.
- Rilassamento muscolare: la tensione è nemica della rotazione.
- Equilibrio: Tori deve mantenere il proprio centro ben saldo, per condurre la tecnica con controllo.
- Contatto leggero: il piede non spinge, ma indirizza — come un pennello che traccia una curva sottile sul corpo dell’altro.
Applicazioni tattiche e strategiche
La versatilità di Hiza-Guruma ne fa una tecnica ideale in molte situazioni:
- In attacco diretto, è particolarmente utile quando Uke cerca di avanzare con il piede destro.
- In Kenka Yotsu (guardia opposta), la tecnica trova un varco sul lato scoperto, sfruttando il piede avanzato di Uke.
- In Ai Yotsu (guardia uguale), può essere un attacco iniziale o un’astuta finta per aprire combinazioni successive.
Combinazioni (Renraku-Waza)
Hiza-Guruma si presta a efficaci concatenazioni:
- Migi Hiza-Guruma → Ippon Seoi Nage (右膝車 → 一本背負投): se Uke resiste e si ancora con le gambe, Tori può ruotare rapidamente sotto l’ascella e lanciare con un Seoi Nage fulmineo.
- Migi Hiza-Guruma → Hidari Osoto Gari (右膝車 → 左大外刈): se Uke ruota verso destra, appoggiando il peso sul piede sinistro, Tori può girare e colpire con un Osoto Gari deciso.
- Hiza-Guruma → De-Ashi-Barai (膝車 → 出足払): Hiza-Guruma può essere utilizzato come finta per indurre una reazione istintiva di Uke. Tori esegue un Hiza-Guruma sinistro appena accennato, toccando lievemente il ginocchio con il lato del piede. Uke, percependo il pericolo, avanza per contrastare la proiezione. A questo punto, Tori abbassa il piede sinistro a terra, retrocede leggermente per attirare ancora di più Uke in avanti e, nel momento in cui quest’ultimo compie un ulteriore passo con il piede sinistro per mantenere l’equilibrio, Tori esegue un fulmineo De-Ashi-Barai, sfruttando l’inerzia acquisita da Uke.
Contrattacco (Kaeshi-waza)
Una forma raffinata di contrattacco si manifesta quando Uke, percependo il tentativo di Hiza-Guruma, evita il contatto spostando il ginocchio e, con un passo fluido, esegue a sua volta Migi Hiza-Guruma, approfittando dell’esposizione di Tori. Questo Kaeshi-waza è tanto elegante quanto didattico: una lezione sulla reversibilità delle forze e sulla superiorità dell’adattamento rispetto alla resistenza.
Conclusione: l’arte della semplicità circolare
In Hiza-Guruma si riassume l’essenza del judo come via di equilibrio e sensibilità. La tecnica non colpisce, ma guida. Non impone, ma suggerisce. È l’incarnazione del principio di massimo risultato con il minimo sforzo (Seiryoku Zen’yō) e riflette l’anima più sottile della disciplina.