GoKyo

Nel corso del 2025, pubblicheremo progressivamente tutte le tecniche del Gokyo no Waza, la classificazione canonica del Judo, seguendo l’ordine ufficiale. Ogni mercoledì e venerdì verrà aggiunto un nuovo articolo, analizzando nel dettaglio ogni tecnica, dalla prima all’ultima.

Ogni articolo seguirà una struttura chiara e approfondita:

  1. Titolo della tecnica – Nome in giapponese con traslitterazione e traduzione.

  2. Introduzione – Breve spiegazione del ruolo della tecnica nel Gokyo e della sua importanza.

  3. Origine e significato del nome – Analisi linguistica e concettuale del termine giapponese.

  4. Descrizione della tecnica – Definizione sintetica con i concetti chiave.

  5. Fasi di esecuzione – Scomposizione della tecnica secondo i tre principi fondamentali del Judo:

    • Kuzushi (squilibrio)

    • Tsukuri (preparazione)

    • Kake (esecuzione)

  6. Dettagli tecnici e principi fondamentali – Elementi essenziali per eseguire correttamente la tecnica (tempismo, postura, equilibrio, sensibilità).

  7. Varianti ed errori comuni – Approfondimenti su varianti della tecnica e gli errori più frequenti da evitare.

  8. Applicazioni tattiche – Strategie e scenari in cui la tecnica è più efficace.

  9. Controtecniche e combinazioni – Possibili contrattacchi (gaeshi waza) e combinazioni (renraku waza).

  10. Conclusione – Riflessione sull’importanza della tecnica e il suo utilizzo nel Judo.

Questa serie di articoli è pensata per offrire un riferimento completo e strutturato, utile sia per lo studio teorico che per l’applicazione pratica del Judo.

Uki Goshi

Uki Goshi: la tecnica prediletta del fondatore del Judo, Jigoro Kano

Tra le proiezioni più raffinate e concettualmente pure del Judo, Uki Goshi (浮腰) – l’“anca fluttuante” – si distingue per la sua eleganza tecnica, per la profondità del gesto e per la fedeltà assoluta ai principi filosofici che governano quest’arte marziale. Si tratta di una tecnica apparentemente semplice, ma che cela un mondo di sensibilità,

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Sasae Tsuri Komi Ashi: l’arte dell’equilibrio sospeso nel judo

Sasae Tsuri Komi Ashi: l’arte dell’equilibrio sospeso nel judo

Nel raffinato mosaico delle tecniche del judo, poche incarnano con altrettanta eleganza e sottigliezza il principio del “massimo risultato con il minimo sforzo” quanto la Sasae-Tsuri-Komi-Ashi. Spesso trascurata nei dojo occidentali a favore di tecniche più spettacolari, questa proiezione rappresenta invece una sintesi perfetta di equilibrio, tempismo e sensibilità.   Etimologia e significato Il nome

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Hiza Guruma: quando il ginocchio diventa un perno armonico

Nel raffinato vocabolario tecnico del judo, poche tecniche racchiudono l’equilibrio tra delicatezza e incisività come Hiza-Guruma (膝車), letteralmente “ruota del ginocchio”. Il nome stesso — composto da hiza (膝, ginocchio) e guruma (車, ruota) — evoca l’immagine di un perno attorno al quale il corpo dell’avversario viene guidato, con naturalezza, a cadere. È un’immagine di

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De Ashi Barai, De-ashi-barai judo

De Ashi Barai: l’arte della spazzata perfetta nel Judo

Il De-ashi-barai (出足払) è molto più che la prima tecnica del Go-Kyo no waza, la classificazione canonica del judo: è l’archetipo della spazzata intelligente, l’essenza di un gesto che unisce leggerezza, tempismo e strategia. La sua apparente semplicità nasconde una raffinatezza tecnica che pochi sanno padroneggiare davvero. Harai o Barai? Un dettaglio linguistico che fa

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